Doveva essere il nuovo direttore sportivo del Fenegró, ma poi il ripensamento e le imminenti dimissioni. E quindi la decisione era stata di prendersi un anno sabbatico, dopo una stagione sofferta in serie D con la salvezza diretta del Seregno. Ma si sa, stare fuori è difficile, e così dopo due mesi a guardare gli altri lavorare arriva la chiamata dell’ Ardor. E come dice un vecchio detto ‘al cuore non si comanda’. Sí … perché Marco Proserpio il Lazzate ce l’ha nel cuore. Quindi il ritorno senza troppi pensieri, da dicembre ha caricato da subito la squadra, come nel suo DNA, non solo la squadra ma tutto l’ambiente gialloblù, dentro e fuori dallo spogliatoio. Si apre il mercato e rivoluziona metà squadra dopo aver individuato i reparti da rinforzare, sceglie un mister giovane e promettente come Gianpaolo Chiodini, e vince la scommessa. Ma i numeri parlano da soli, prima della mezza rivoluzione, in 14 partite i punti fatti sono stati 12. Dopo, sino ad ora sono stati fatti 24 punti in 13 partite, quasi il doppio con una partita in meno, e se pensiamo che mancano ancora 2 giornate al termine, calcolando ipoteticamente altri 6 punti, con questa rosa e questo allenatore possiamo dire che è una media punti da Playoff. I meriti sono di tutti, è chiaro, vanno suddivisi in parti uguali, a partire dal mister, ai preparatori, fino ai giocatori. Ma possiamo dirlo tranquillamente che l’artefice di tutto è stato lui, il vulcanico ds. Anche perché senza di lui giocatori di un certo valore dove hanno giocato in categorie superiori, a dicembre e nella situazione in cui navigava l’ Ardor non sarebbero arrivati. E fu così che al suo arrivo fece una promessa al presidente Lo Cicero: “Ti farò salvare”. Beh che dire …
PROMESSA MANTENUTA CON DUE GIORNATE DI ANTICIPO.
Al cuor non si comanda … e quando fai le cose con il cuore è difficile fallire !