Uno sguardo al futuro: #WelcomePaolo

Con la stagione 2019/20 ormai in archivio, è tempo di pensare al futuro in via Laratta.

Fra i tanti volti nuovi che si apprestano a fare il loro ingresso nel pianeta Gialloblù c’è Paolo Massimiliano Diotti, 49 anni, prossimo istruttore degli Esordienti 2008, a cui va un caloroso benvenuto.

Ciao Paolo, come è avvenuto il primo contatto con l’Ardor Lazzate e quali sono le prime impressioni sull’ambiente?

Ciao a tutti! Sono arrivato a Lazzate per esigenze familiari dato che mi sono trasferito da poco a Tradate.

La società la conoscevo già perché in passato l’ho affrontata da giocatore e ne apprezzo la filosofia calcistica e l’idea di avere un programma ben definito.

Quali sono le tue esperienze passate da giocatore e da allenatore?

Come calciatore ho fatto tutta la trafila nelle giovanili del Como con cui ho fatto anche qualche panchina in serie A, non riuscendo mai ad esordire. Dopo questa esperienza, ho giocato in Interregionale e in Eccellenza per poi accusare problemi fisici che mi hanno costretto ad uno stop forzato di un anno. Ho chiuso la carriera in Prima Categoria con gli amici di sempre.

Da allenatore, invece, la mia esperienza nasce e si sviluppa a Varedo con i 2003 (2 anni), con i 2005 (1 anno) e con i 2008 (3 anni). Per ora ho conseguito il corso base della FIGC, Grassroots livello E.

Com’è andata la stagione appena conclusa e come avete vissuto il periodo di inattività causa Covid-19?

Questa stagione la stavamo vivendo come quella delle conferme e delle rivelazioni. I ragazzi sono cresciuti tutti in maniera esponenziale, arrivando a possedere una tecnica di base di ottimo livello e una mentalità da “giocatori pensanti”. Purtroppo il Covid-19 ha fermato questo percorso che stava producendo i suoi frutti, anche in termini di risultati.

Durante il lockdown ci siamo tenuti in contatto grazie alla tecnologia, con i cellulari e i pc, facendo svolgere esercizi di tecnica individuale.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri nel calcio? E per la prossima stagione con la tua nuova squadra?

Ho un sogno: chiudere il cerchio e tornare a Como. Chissà, magari fosse possibile vivere solo di calcio!

Il mio obiettivo con i 2008 del Lazzate è di far divertire chi ci segue proponendo un bel calcio e al tempo stesso anche i ragazzi, preparandoli ad affrontare nel migliore dei modi il mondo dell’agonistica a cui si affacceranno tra poco e facendoli innamorare di questo sport. Sarebbe bello se ognuno di loro in futuro riuscisse a giocare ancora a calcio divertendosi. Mi accontenterei anche della metà!

Cosa ti aspetti dai ragazzi?

Io sono molto esigente. Mi aspetto attenzione e desiderio di imparare perché ho davvero tanta voglia e tante cose da trasmettere, non solo a livello calcistico, ma anche in termini di educazione e rispetto.

 

Grazie, Paolo.

Ci vediamo a Lazzate!